Il publican è un mestiere ancora poco conosciuto. Molti pensano che sia semplicemente sinonimo di gestore di un pub ma in realtà il lavoro del publican è molto più di questo.
La birra è per molti una vera e propria passione. E non parlo solo di gusto: parlo della sua tradizione, della storia che si cela dietro a ogni birra, di vero e proprio ardore.
Quando ho deciso di mettere la birra al centro della mia vita, ecco, quello è stato davvero il primo passo che mi ha portato a diventare un publican.
Dunque chi è un publican? E cosa fa? Come si inizia a lavorare in questo settore?
In questo articolo voglio rivelarti i retroscena del mio lavoro, per fare chiarezza su una professione ancora così poco conosciuta.
Di cosa parliamo in questo articolo?
Il Publican: chi è? E cosa fa?
Il termine publican viene sempre più spesso abusato o utilizzato a sproposito. Molti indicano con publican i gestori dei pub, ma in realtà è qualcosa di molto diverso.
Un publican, infatti, è più di un gestore (altrimenti si potrebbe chiamare semplicemente gestore o proprietario, no?).
Un publican non ti serve una birra: ti serve la migliore esperienza sensoriale che tu abbia mai vissuto. Possiamo dire che è un po’ come una guida che ti accompagna lungo un viaggio di scoperta.
Secondo una ricerca condotta nel Regno Unito dalla Pioneer Brewing Co. circa il 74% dei bevitori di birra del Regno Unito è disposto a provare una nuova birra se chi gliela serve sa anche spiegargliela, ne sa elencare le caratteristiche e sa raccontare la sua storia.
La stessa ricerca ha anche messo in luce che il 20% dei consumatori evita di frequentare un pub se il personale non è abbastanza esperto delle birre che stanno servendo.
È questa la differenza tra un gestore e un publican: l’esperienza che si offre.
Per ridurre la definizione ai minimi termini, un proprietario o un gestore si limita a servire una birra. Un publican, invece, ti racconta quella birra, ti spiega come berla per esaltarne le qualità e sa raccontarti tutta la storia del bicchiere che tieni in mano.
Come diventare publican?
Se vuoi intrapredere qusta carriera, la prima cosa da fare è sicuramente quella di frequentare numerosi corsi di formazione perché è importante conoscere profondamente le caratteristiche tecniche di ogni birra, il miglior modo per gustarla, passando per la corretta spillatura, la giusta schiuma o la temperatura per servirla.
In realtà, tutti possono acquisire queste competenze ma solo pochi possono diventare dei veri publican perché la cosa che non si può acquisire con lo studio ma che è fondamentale per svolgere questo lavoro è la passione per la birra e il desiderio di divulgare al mondo queste conoscenze.
Se anche tu hai deciso di mettere la birra al centro della tua vita, allora hai fatto il primo passo per diventare un publican. Adesso ti resta solo da studiare (tanto) e iniziare a divulgare i tuoi valori a tutti coloro che ti chiedono di spillare una birra.
La mia esperienza come publican
Come puoi ben immaginare, la birra è sempre stata la mia grande passione fino a trasformarla con il tempo nel mio lavoro.
È così che sono diventato un publican e poi un beerblogger!
Negli anni ho frequentato numerosi corsi di formazione di ogni livello, ottenuto importanti certificazioni e partecipato a gare nazionali di spillatura, curo, inoltre, la rubrica del mondo birra su varie testate di settore. Nel 2022 ho pubblicato il mio libro: “Il Quaderno della Birra”
Da quando sono entrato in rete, ho conosciuto molti appassionati di questo mondo.
Visitando numerosi pub e birrifici in tutta Italia, ho avvertito l’esigenza di creare un polo di aggregazione per accorciare le distanze. Per questo motivo, ho fondato un gruppo su Facebook con l’idea di ricreare l’enorme bancone di un pub in maniera virtuale. È nato così il gruppo “I Temerari della Birra”, un punto di riferimento in Italia sul mondo della birra che ogni settimana accoglie oltre 100 nuovi iscritti!
Entra nel gruppo dei Temerari anche tu!
Mi piace pensare di essere quell’anello ancora troppo poco conosciuto che unisce la birra al consumatore finale. Il mio scopo non è infatti semplicemente quello di servirti da bere ma quello di offrirti la migliore esperienza sensoriale di sempre, in modo che tu possa viverla in ogni suo aspetto.
Sono stato intervistato anche dal Corriere della Sera e La Repubblica.
Tu conoscevi già questa professione? Hai mai pensato di intraprenderla? Fammelo sapere nei commenti qua sotto!
Alla nostra!
E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!
Francesco
Questo articolo ha 2 commenti.
Grazie del tuo articolo Francesco e grazie del lavoro che fai!!! Troppa gente ancora (almeno in Italia) considera la birra come una bevuta superficiale, passami il termine “ignorante”
Grazie Pietro!
Sono d’accordo con te, divulghiamo sempre nozioni di valore.