La storia della birra è spesso dominata da figure maschili. Ma sapevi che ci sono numerose donne che nel corso dei secoli hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia della birra?
Dalle monache medievali a imprenditrici moderne, queste donne hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della birra, sfidando stereotipi e portando innovazione nel settore.
Vediamo quindi chi sono queste donne incredibili.
Di cosa parliamo in questo articolo?
Le donne che hanno fatto la storia della birra
Hildegard von Bingen
Vissuta nel XII secolo, Hildegard von Bingen (in italiano Ildegarda di Bingen) non fu solo una semplice monaca benedettina: fu anche una visionaria e una studiosa poliedrica.
Oltre alle sue opere sulla teologia e sulla medicina, Hildegard ha lasciato un’impronta significativa anche nella produzione della birra grazie alle sue conoscenze botaniche che l’hanno portata a promuovere l’uso di erbe come il luppolo per migliorare il sapore e la conservazione della birra, contribuendo così allo sviluppo delle tecniche di produzione birraria.
Le sue opere includono trattati che descrivono come preparare e utilizzare ingredienti naturali per creare bevande di qualità superiore, sottolineando l’importanza dell’equilibrio tra gli ingredienti per ottenere risultati eccellenti.
Nel suo celebre manoscritto “Physica“, Hildegard descrive dettagliatamente le proprietà curative delle piante, tra cui il luppolo, evidenziandone l’utilizzo non solo per la birra ma anche per la salute umana.
Considerata una delle prime a riconoscere il valore delle erbe amaricanti del luppolo nella birrificazione, Hildegard non solo ha influenzato la qualità delle birre del suo tempo ma ha anche aperto la strada a una comprensione più profonda delle proprietà delle piante nella produzione di bevande fermentate
Oltre al suo contributo pratico, Hildegard ha anche utilizzato la birra come simbolo di comunità e spiritualità all’interno della sua abbazia. Per lei, la produzione di birra non era solo un’attività artigianale ma anche – e soprattutto! – un’opportunità per nutrire il corpo e l’anima dei suoi seguaci.
Hildegard von Bingen rappresenta quindi una figura pionieristica nella storia della birra e un esempio di come la passione, la conoscenza scientifica e la devozione spirituale possano convergere per creare un impatto duraturo in un settore tanto antico quanto vitale per la cultura umana.
Sarah Hughes
Sarah Hughes è una figura contemporanea che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della birra artigianale.
Originaria del Regno Unito, Sarah Hughes è diventata famosa per la sua birra Dark Ruby Mild, una delle birre mild più celebrate e premiate nel panorama britannico. La sua birreria, situata a Sedgley nel West Midlands, è diventata un punto di riferimento per gli amanti della birra che cercano qualità e tradizione.
La Dark Ruby Mild di Sarah Hughes è infatti rinomata per il suo gusto ricco e complesso, caratterizzato da note tostate e fruttate bilanciate da una dolcezza morbida. Questa birra ha guadagnato numerosi premi nel corso degli anni, consolidando la reputazione di Sarah Hughes come una delle birrai più rispettate nel Regno Unito. La sua abilità nel mantenere l’equilibrio tra tradizione e innovazione ha ispirato molte altre donne birrai a entrare nel settore e a perseguire l’eccellenza nella produzione di birra artigianale.
Kim Jordan
Kim Jordan è una figura iconica nel panorama della birra artigianale negli Stati Uniti. Co-fondatrice di New Belgium Brewing Company nel 1991 insieme a suo marito Jeff Lebesch, Kim ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella crescita di questa birreria fino a diventare una delle più grandi e rispettate negli USA.
Sotto la guida di Kim Jordan, New Belgium Brewing Company è diventata pioniera nel movimento della birra artigianale americana, rinomata per birre innovative come la Fat Tire Amber Ale, che ha contribuito a definire lo stile e a ispirare molti altri birrifici artigianali. Kim ha portato una visione imprenditoriale audace nel settore, combinando sostenibilità ambientale con una cultura aziendale inclusiva e progressista.
Oltre al suo successo imprenditoriale, Kim Jordan è stata una voce leader per l’equità di genere nell’industria della birra, sostenendo l’importanza della diversità e dell’inclusione nei luoghi di lavoro. Ha anche giocato un ruolo attivo nella promozione di pratiche commerciali sostenibili, facendo di New Belgium una delle prime birrerie a impegnarsi seriamente per ridurre l’impatto ambientale delle proprie operazioni.
Marie-Anne Pierrette Paulze
Marie-Anne Pierrette Paulze, conosciuta anche come Madame Lavoisier, non è solo nota per il suo contributo alla chimica ma anche per il suo ruolo significativo nel mondo della birra. Nata nel 1758, Marie-Anne sposò il famoso chimico Antoine Lavoisier nel 1771 e divenne la sua collaboratrice preziosa nei suoi esperimenti scientifici.
I Lavoisier possedevano una birreria a Vosges dove sperimentavano con nuove tecniche di fermentazione e miglioravano la qualità delle loro birre. E Marie-Anne ha giocato un ruolo attivo in questo processo, portando le sue conoscenze scientifiche e un occhio per il dettaglio che ha contribuito a elevare il profilo della loro produzione birraria.
Il suo interesse per la chimica e la sua comprensione dei processi di fermentazione hanno reso Marie-Anne Pierrette Paulze una figura rispettata sia nella scienza che nell’industria birraria, aprendo la strada a una maggiore comprensione scientifica e tecnica nella produzione di birra.
Carol Stoudt è una figura fondamentale nel panorama della birra artigianale negli Stati Uniti, celebre per essere stata la fondatrice della Stoudts Brewing Company nel 1987. È stata una delle prime donne ad aprire e gestire una birreria negli Stati Uniti moderni, contribuendo così significativamente alla crescita e alla diversificazione dell’industria della birra artigianale.
La sua passione per la birra artigianale è nata da un viaggio in Germania dove ha scoperto la varietà e la qualità delle birre europee. Carol Stoudt ha poi portato questa ispirazione a casa sua fondando la sua birreria in Pennsylvania e concentrando la produzione su birre di alta qualità secondo le tradizioni tedesche.
Il suo contributo alla storia della birra include non solo l’innovazione nella produzione ma anche l‘empowerment delle donne nel settore, ispirando una nuova generazione di birrai e di appassionati.
Sophie de Grouchy
Sophie de Grouchy, contessa di Condorcet, fu una figura illuminata del XVIII secolo, nota per il suo contributo alla filosofia e alla politica ma presto il suo interesse e la sua influenza si estesero anche alla cultura della birra.
Nata nel 1764, Sophie sposò Nicolas de Condorcet, un importante filosofo dell’epoca, e divenne una figura centrale nei salotti intellettuali parigini. Sophie de Grouchy partecipava infatti spesso a discussioni filosofiche e politiche del suo tempo e fu una ferma una sostenitrice delle arti e delle scienze.
Si interessava anche alle scienze applicate, inclusa la chimica, che includeva la fermentazione utilizzata nella produzione della birra. Il suo interesse scientifico e la sua ottima posizione nella società parigina le permisero quindi di influenzare indirettamente lo sviluppo della cultura della birra nella Francia del suo tempo.
Conclusioni
Le donne che hanno fatto la storia della birra hanno dimostrato con il loro impegno, la loro passione e la loro competenza che questo settore non è – e non è mai stato! – esclusivamente maschile.
Ogni donna menzionata ha infatti portato il proprio contributo unico nella storia della birra, dalla promozione dell’uso di erbe nella birrificazione all’apertura di birrerie artigianali di successo, dalla sperimentazione con nuovi stili di birra alla promozione di pratiche sostenibili.
Il loro impatto va infatti oltre la produzione stessa della birra, influenzando anche la comunità e l’industria in cui operano. Le donne che hanno fatto la storia della birra sono un esempio di come la passione, la perseveranza e la visione a lungo termine possano trasformare un’industria millenaria, ispirando generazioni nel corso dei secoli.
Guardando al futuro è quindi chiaro che il ruolo delle donne nella birra continuerà a crescere e a evolversi. La diversità di esperienze, prospettive e talenti femminili arricchisce il settore e contribuisce a promuovere una cultura birraria più inclusiva e innovativa.
A tutte le donne visionarie, quelle che hanno fatto la storia – della birra e non – e che non si sono mai fermate dietro ai paletti imposti dalla società: oggi il mio brindisi virtuale è per voi!
Francesco
