Celtic Pub
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Francesco selicato

Celtic Pub Mesagne: dove la birra racconta una storia

Ci sono locali che raccontano storie e altri che lasciano il segno. Il Celtic Pub di Mesagne appartiene a entrambe le categorie, e sì, il gioco di parole è voluto! Questo posto ti lascia a bocca aperta… e con una birra in mano, naturalmente.

Conosco questa realtà da anni, una vera chicca che si è distinta nel tempo. Ho avuto il piacere di seguirne la crescita, anche a distanza, e come ogni pub che si rispetti, qui c’è una storia tutta da raccontare. E credimi, c’è davvero tanto da dire!

In questo articolo ti porterò dietro le quinte del Celtic Pub, esplorando i punti di forza che lo rendono unico. Un’esplosione di emozioni, in tutti i sensi. E se continui a leggere, capirai il perché!

Di cosa parliamo in questo articolo?

Celtic Pub, la storia

Siamo nel brindisino, a Mesagne, dove nel dicembre 2013 Pierluigi, pizzaiolo con una grande passione per la birra, decide di dare vita al primo pub nella sua terra d’origine. Dopo varie esperienze lontano da casa, si lancia in questa avventura con visione e determinazione, affiancato da due amici fidati.

Insieme, come tre frequentatori seriali di pub, costruiscono un progetto incentrato su ciò che li appassiona di più: la birra. La chiave del successo del Celtic Pub è stata fin dall’inizio l’ascolto. Pierluigi ha sempre saputo raccogliere critiche e suggerimenti, trasformandoli in punti di forza per migliorare continuamente. I primi temerari che aprirono le porte di questo locale non si limitarono a creare un pub, portarono una vera cultura della birra in un paese dove, fino ad allora, le opzioni erano piuttosto limitate.

Partiti come pizzeria con un’idea embrionale di pub, modificarono in modo inconsapevole e innovativo il rapporto tra birra e pizza, proponendo birre diverse e raccontandole con passione.

In quegli anni, chi voleva offrire qualcosa di nuovo doveva scendere in campo e spiegare ogni singola birra, ed è esattamente quello che fecero al Celtic Pub. Non ci si accontentava di offrire un prodotto, ma si sgolava per trasmettere il significato di ogni bicchiere e per educare a una bevuta consapevole.

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Costanza e impegno hanno premiato questa filosofia nel tempo. Nato come Irish pub con pizzeria e hamburger, il Celtic ha unito passione e grinta, riflettendo le radici del fondatore come pizzaiolo. Una scommessa forte, ma che si è rivelata vincente, trasformando il locale in un punto di riferimento.

Con quasi 150 posti a sedere, il Celtic Pub è diventato uno spazio accogliente per famiglie, amici e coppie, conquistando anche i paesi limitrofi grazie alla sua atmosfera unica e alla qualità della sua proposta. Negli anni ha visto una crescita costante, complice la novità che rappresentava nell’intera zona, fino a un 2018 che è stato a dir poco esplosivo.

La storia insegna che a volte bisogna tracciare una linea e ricominciare, e Pierluigi me lo racconta così, con le sue parole: nel 2018, un incendio ha portato via tutto quello che il Celtic Pub rappresentava, ma allo stesso tempo ha gettato le basi per una nuova vita.

Dopo qualche mese di lavoro e determinazione, il Celtic Pub è rinato, un vero punto di inizio per rimettersi in gioco. È stato come aprire un secondo locale, ma con l’esperienza del primo, ascoltando i clienti e capendo ancora meglio le loro esigenze. Di fronte a un bivio, arrendersi o credere ancora nel proprio sogno, Pierluigi ha scelto di andare avanti. La comunità del paese si è dimostrata incredibilmente solidale, quasi fosse sparita una piazza centrale, e tutti si chiedevano quando il Celtic Pub avrebbe riaperto.

La pressione di riportare alla luce questa realtà è stata la spinta per ripartire, ma anche un segno di quanto il locale fosse un punto di riferimento per tutti. Dopo l’incendio si è vissuto quasi un lutto, perché il Celtic Pub era un luogo di connessione, un locale del popolo. Eppure, questa tragedia si è trasformata in una rivincita, un nuovo inizio che ha portato con sé una vera rivoluzione, anche in cucina, con nuove idee e una rinnovata energia.

La fiducia nel Celtic è stata il filo conduttore, e la raccolta fondi “Riaccendiamo il Celtic” ha dimostrato quanto fosse amata questa realtà. I fondi raccolti sono stati interamente devoluti ai collaboratori, il cuore pulsante che ha continuato a credere in questa casa. Oggi la storia del Celtic Pub è come quella di un diciottenne con l’esperienza di trent’anni, un locale che ha cambiato veste ma che rimane fedele alla sua essenza. Entrare al Celtic Pub significa immergersi in un’atmosfera familiare, trovare qualità ed esperienza in ogni dettaglio, un vero contenitore sociale dove si entra e ci si resta, perché qui non si è mai solo di passaggio.

Cosa si beve al Celtic Pub

Ci sono 12 birre alla spina che coprono la grande maggioranza degli stili richiesti: dalle Lager alle Bohemian Pilsner, passando per IPA artigianali, Stout, Porter, due birre a pompa e persino qualche chicca in stile Belga. È un vero viaggio nel mondo della birra, dove ogni spina racconta una storia.

Il banco del Celtic, conosciuto come il banco degli amici, è il cuore pulsante del locale, un punto di incontro dove si vive la magia vera della birra. E se parliamo di birra, non posso non citare Francesco, il publican di casa, che con il suo carisma è diventato lo showman della birra, capace di trasformare ogni birra spillata in uno spettacolo.

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Le birre cambiano con le stagioni, seguendo sempre un’idea di qualità e freschezza. Qui, la spillatura della birra è un’arte a cui si dedica la massima attenzione, ogni birra viene trattata con cura maniacale. E gestire 12 vie non è certo un’impresa da poco, ma la passione che si respira qui rende tutto possibile. È difficile pensare di restare senza birra in un posto simile.

Anche la cucina merita un applauso. Mi ha colpito particolarmente il capitolo pizza, una vera marcia in più grazie all’esperienza maturata negli anni. E che dire degli hamburger? Nulla è lasciato al caso, dal pane, completamente artigianale, fino all’attenzione per ogni dettaglio. È una macchina perfettamente oleata che viaggia su una corsia differente.

Mentre sorseggiavo la mia seconda birra, una fantastica imperial stout Mikkeller, ho chiesto a Pierluigi quale fosse il segreto di questo posto. Con un sorriso genuino mi ha risposto: “Girati intorno, il segreto è che il Celtic è quello che vedi. Siamo questi”.

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Il quaderno della birra
  • Editore: Kellermann Editore
  • Autore: Francesco Selicato , Roberto Da Re Giustiniani
  • Collana: I quaderni
  • Formato: Libro in brossura
  • Anno: 2022

Conclusioni

Non so bene da dove partire, ma cercherò di essere diretto. Il Celtic Pub ti cattura e ti trasporta in un mondo che sembra lontano da quello che c’è fuori.

E anche se potrebbe sembrare una frase fatta, lascia che ti racconti un dettaglio che mi ha colpito più di tutto: ho passato l’intera serata al bancone, e accanto a me c’era una famiglia, con bambini, a cenare e condividere momenti mentre sorseggiavano le loro birre. Una scena che mi era capitato di vedere in qualche pub d’Europa, ma qui ero a Mesagne, al Celtic.

Penso che il segreto di questo posto sia l’aria che si respira. C’è una serenità che ti avvolge appena entri. Collaboratori che lavorano con tranquillità, senza affanni, e questo si percepisce. Pierluigi, il proprietario, è stato al bancone con me per gran parte della serata, mentre il locale sembrava funzionare da solo. Questo tipo di equilibrio non è affatto scontato.

Quando entri in un posto dove regna serenità, ti senti naturalmente accolto e invogliato a restare. Al contrario, in quei locali dove l’energia è caotica o disarmonica, si avverte subito, e inevitabilmente condiziona l’esperienza.

Il Celtic Pub è un locale genuino, dove puoi vivere l’essenza della tranquillità. È un contenitore di esperienze, incontri e buon cibo, ma soprattutto di atmosfere uniche. Se ti capita di andarci, ti consiglio di fermarti al bancone, respirare quell’aria e immergerti in quella dimensione. Potresti scoprire che non vuoi più andare via.

Se sei in zona, segnalo senza esitazioni: è anche un posto garantito dalla community de I Temerari della Birra.

E se ci sei già stato, fammi sapere qui sotto le tue impressioni!

E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente.

Francesco

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FRANCESCO SELICATO

Beer Blogger per passione, amante della birra per vocazione. Sul mio blog racconto e trasformo qualsiasi birra nella migliore esperienza sensoriale possibile.

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