Beer Revolution
Picture of Francesco selicato

Francesco selicato

Baladin lancia Beer Revolution: un nuovo orizzonte per la birra artigianale

Questo 14 febbraio 2024, per tutti gli amanti della birra, non verrà ricordato come un San Valentino qualunque.

Nel cuore di Milano, presso la suggestiva location della Cascina Nascosta, si è svolta la presentazione della Beer Revolution, patrocinata dalla brillante iniziativa di Baladin.

Teo Musso, il carismatico fondatore del Birrificio Agricolo Baladin, insieme a suo figlio e ora collega Isaac Musso, affiancati da buona parte dello staff, hanno annunciato la loro prontezza a rivoluzionare, ancora una volta, il settore delle birre artigianali in Italia. Hanno dimostrato come, attraverso le giuste idee, impegno e dedizione, fiducia nelle proprie risorse (e nelle proprie birre), e, soprattutto, tanto cuore, sia possibile effettuare un vero e proprio cambiamento.

Di cosa parliamo in questo articolo?

La storia di Baladin

Tutto inizia a Piozzo (CN), nel 1986, tra i vitigni delle Langhe Piemontesi. In quel contesto, un giovane Teo Musso decide di prendere in mano la sua vita e, andando controcorrente rispetto alle tradizioni dell’area geografica, apre un piccolo pub: “Le Baladin”. Qui inizia a offrire birre provenienti da tutto il mondo. Nel giro di dieci anni, il piccolo pub si trasforma in un brewpub, concentrando risorse e passione sulla produzione e vendita diretta di birra artigianale, in un’epoca ancora dominata dalle produzioni industriali.

Stabilimento

Con passione, dedizione e creatività, Musso ha definito il profilo di Baladin, che con il tempo è diventato un punto di riferimento nel panorama birrario. Le birre di Baladin sono create ricercando un perfetto bilanciamento tra aromi e profumi, proponendole in abbinamento al cibo e conquistando così un posto nel mercato della ristorazione, fino ad allora dominato dal vino.

Baladin si distingue anche per l’innovazione: nel 2011 diventa la prima a produrre una birra 100% italiana, la “Nazionale”, e nel 2012 si conferma come azienda agricola, producendo in autonomia il 95% delle materie prime utilizzate nei suoi processi produttivi.

Oggi, con una produzione annuale di 25.000 ettolitri di birra, un fatturato di 16 milioni di euro nel 2022, un EBITDA del 20% e una presenza in 47 paesi nel mondo, Baladin si prepara a una nuova rivoluzione nel campo birrario con questo ambizioso progetto.

Il progetto Beer Revolution

Beer Revolution, questo il nome, si articolerà in tre progetti distinti, ampiamente illustrati da Teo e Isaac Musso durante la conferenza.

Il primo progetto mira allo sviluppo di Birra Baladin, con l’obiettivo di potenziare, fortificare e consolidare il brand, puntando a raggiungere i 50 milioni di euro di ricavi entro il 2028:

  • Sviluppo della strategia di marketing e comunicazione: con particolare attenzione alla birra Nazionale, la 100% italiana del brand. Ciò include il supporto diretto alla rete di vendita e ai Club Baladin (clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura di birra alla spina con impianto di mescita di proprietà del brand), l’ampliamento della community dei Baladiniani, la partecipazione agli eventi di settore più importanti e gli eventi dedicati alla comunicazione, oltre al rafforzamento del rapporto diretto con i clienti tramite le visite aziendali.
  • Interventi sui canali di vendita: inserimento di nuove figure professionali e aumento del budget commerciale per consolidare l’attività multicanale dell’azienda. Ciò comporta il presidio del proprio pacchetto clienti, lo sviluppo di nuovi partner nei canali storici di vendita e l’espansione nel canale della grande distribuzione organizzata (GDO) con produzioni specifiche e ulteriori risorse a livello di budget.
  • Consolidamento come il birrificio artigianale italiano più globale: attraverso l’inserimento di nuove figure commerciali a supporto dell’export manager e delle attività di back office, l’assunzione di personale logistico, l’ampliamento degli spazi dedicati e l’aggiunta di un professionista del marketing e della comunicazione per sostenere le attività dei distributori.

La seconda iniziativa, che riflette l’impegno di Baladin verso il territorio e l’ambiente, mira a instaurare un’economia circolare attraverso il Baladin Green Project.

Questo ambizioso progetto intende rendere Baladin autonoma nella gestione delle risorse idriche, mediante la costruzione di un pozzo per attingere da una falda acquifera situata sotto il birrificio. L’acqua così ottenuta verrà impiegata in tutte le fasi di produzione e per la pulizia degli impianti. Successivamente, le acque di scarto saranno depurate attraverso processi biologici e riutilizzate per l’irrigazione dei campi circostanti il birrificio.

In questo modo, l’acqua verrà restituita alla terra da cui proviene, creando un ciclo dell’acqua completamente circolare. Questo sistema non solo riduce l’impatto ambientale dell’attività produttiva, ma garantisce anche una maggiore sicurezza nella continuità di produzione, anche in scenari di crisi idriche.

L’ultimo progetto, ma non meno importante, è denominato Open Hub.

Quest’iniziativa troverà casa a Bernareggio, nel cuore della Brianza, e si avvarrà di un birrificio dotato delle più avanzate tecnologie. Open Hub si propone come un birrificio condiviso tra Baladin e altri cinque birrifici artigianali italiani. Sotto la guida esperta di Baladin, verranno create sei birre esclusive, una per ciascun birrificio partecipante, destinate esclusivamente alla vendita in fusto. Questo progetto mira a esplorare le ampie opportunità offerte dal mercato Horeca.

Grazie a un budget dedicato per l’implementazione di una nuova rete commerciale e alla formazione di uno staff di produzione specializzato, Baladin si prefigge di produrre, entro il 2028, 50.000 ettolitri all’anno presso l’Open Hub. Questa produzione si aggiungerà a quella già realizzata nello stabilimento di Piozzo, raddoppiando l’impegno dell’azienda nel settore.

In questo progetto ambizioso, sotto l’egida di Baladin, parteciperanno il Birrificio dell’Altavia (Quiliano, SV), Opperbacco (Notaresco, TE), Ritual Lab (Formello, RM), Fabbrica della Birra Perugia (Torgiano, PG) e MC77 (Serrapetrona, MC). Ognuno di essi svilupperà una ricetta che incarni al meglio il proprio brand, assicurando così elevati standard qualitativi, costanza nella produzione e disponibilità del prodotto.

Per finanziare questa iniziativa, il team di Baladin ha lanciato una campagna di equity crowdfunding. Questa scelta strategica consente all’azienda di preservare la propria indipendenza e di riaffermare il suo impegno nella produzione di birra artigianale.

Teo Musso, fondatore e Ceo del Birrificio Agricolo Baladin, commenta così questa scelta: 

“Abbiamo scelto di aprire il capitale dell’azienda per crescere insieme alla nostra community e condividere il percorso che abbiamo immaginato. Il coinvolgimento di coloro che amiamo definire i baladiniani, che insieme a noi condividono valori identitari e filosofia del birrificio, rappresenta, infatti, uno dei pilastri dell’azienda. Non cerchiamo solo soci, ma veri e propri ambasciatori pronti a disegnare insieme a noi il Birrificio Baladin di domani.”.

[…]

“Questa campagna di crowdfunding è una grande opportunità per Baladin in quanto ci consentirà di compiere un significativo salto dimensionale e di sviluppare ulteriormente alcuni valori fondanti della nostra realtà. L’apertura del capitale rappresenta, inoltre, un primo importante approccio ai mercati finanziari”, conclude invece Isaac Musso, Crowdfunding Manager e Investor Relation.

Conclusioni

Per partecipare alla campagna di equity crowdfunding, che sarà disponibile in fase di Early Bird a partire dal 15 febbraio 2024 e prevede un cap di 5 milioni di euro, sarà possibile investire a partire da soli 250€.

Questo non solo darà l’opportunità di contribuire a un progetto straordinario, ma garantirà anche l’accesso a diversi benefit.

Per scoprire tutti i dettagli e i vantaggi offerti, visita la campagna sulla piattaforma Mamacrowd.   

La Beer Revolution è iniziata, tu ne farai parte?

Articolo di Marcello Marras – Ig marcellomarras.av

Condividi l'articolo

Picture of FRANCESCO SELICATO

FRANCESCO SELICATO

Beer Blogger per passione, amante della birra per vocazione. Sul mio blog racconto e trasformo qualsiasi birra nella migliore esperienza sensoriale possibile.

Leggi la mia storia
POTREBBERO INTERESSARTI

Lascia un commento


francescoselicato.it

Il primo blog di un Publican dedicato al mondo Birra. Storie, spunti e contenuti di valore per tutti gli appassionati.

Seguimi sui Social