La Belle Alliance! Non è mia abitudine iniziare un articolo in modo così diretto, ma questa volta sarà diverso. Pronunciare quel nome evoca ricordi significativi, poiché seguirò la storia di questo locale che ho osservato per tantissimi anni. Oggi, sarò il portavoce della sua storia.
Siamo a Milano, e non c’è molto altro da aggiungere, perché quando si nomina La Belle Alliance non si pensa a un semplice pub, a birra, o a un luogo dove bere. No, signori, si pensa a lui, Ivano Falzone, il vero personaggio che incarna lo spirito di questo locale.
Ma non voglio svelare tutto in questa sezione che dovrebbe solo introdurre la storia di oggi. L’obiettivo è trasmettere l’essenza di questo personaggio e di questo luogo a tutti i lettori.
Mi impegno e non mi resta che augurarti: buona lettura!
Di cosa parliamo in questo articolo?
La storia del locale
Un pub di ispirazione napoleonica, La Belle Alliance fu aperto a Milano nel 2002 da Ivano Falzone. Al ritorno in Italia, dopo un’esperienza nel Regno Unito, Ivano decise di ricreare a Milano la tipica “public house”, un luogo aperto a tutti, dove, come amava dire, un amministratore delegato avrebbe potuto trovarsi gomito a gomito con un impiegato.
Questo concetto si riflette nel motto del pub: “Davanti alla birra siamo tutti uguali”. Tale idea gli venne durante gli anni trascorsi a Nottingham, lavorando per un’azienda che aveva un pub interno, famoso per la birra della Castle Rock Brewery, dove la sera al bancone si ritrovavano tutti, dagli impiegati ai dirigenti.
Il locale mira a trasmettere l’atmosfera dei pub inglesi, visti come grandi livellatori sociali, ed è per questo che Ivano ha voluto insistere su questo modus operandi. Per lui, il pub per eccellenza è quel luogo dove chiunque può entrare per chiedere informazioni, diventando un punto di supporto per il quartiere.
Negli anni, La Belle Alliance ha visto cambiamenti significativi: inizialmente era un locale dove si beveva molto e si mangiava poco, con un’atmosfera piacevole e 30 birre alla spina. Con il tempo, si è evoluto in un luogo dove si beve bene e si mangia altrettanto bene, con un’attenzione particolare all’abbinamento tra birre e cibi.
Entrando oggi nel pub, si notano tre postazioni al banco con 15 spine interessanti. Una birreria con cucina che per molti rappresenta un punto di riferimento; qui, una birretta si prende sempre, accompagnata spesso dalle partite di calcio, in pieno stile “football pub” britannico.
A La Belle Alliance, chi entra lascia fuori le differenze sociali: la curiosità è l’inizio del piacere e forse è questa la chiave del suo successo, si è sempre curiosi una volta varcata quella porta d’ingresso.
Cosa si beve a La Belle Alliance
A La Belle Alliance, l’offerta birraria comprende 15 spine, di cui almeno quattro sono dedicate a birre di produzione propria: Bitter, Stout, Blanche e Dubbel. Si aggiungono poi le lager tedesche Helles e Pils, selezionate per coprire le note dolci e amare. Presente anche una IPA, mentre il resto delle spine varia continuamente, con rotazioni basate su ciò che sembra più appropriato nel momento.
Le birre belghe sono una presenza costante, per mantenere un assortimento completo e soddisfare gli amanti di questo stile. Qui la passione per la birra artigianale e tutto l’universo che ruota intorno è palpabile; tanto che definire l’ambiente di La Belle Alliance può risultare difficile, poiché qui si considerano esploratori del gusto, innamorati folli degli odori e dei sapori inediti che solo la birra artigianale sa offrire. Bastano dieci minuti passati qui per essere contagiati da questa passione.
In cucina, il cavallo di battaglia sono gli hamburger speciali e varie tipologie di carne, insieme ai piatti tipici da pub, come il mitico panino con la lingua e diversi appetizer ideali per accompagnare la birra. Durante gli eventi a tema birra che si tengono frequentemente, la cucina si adatta all’evento, offrendo piatti che si abbinano perfettamente alle birre protagoniste.
Chi è Ivano all’interno de La Belle Alliance? È una domanda interessante. Dal 2002, Ivano non è solo il gestore; è il pub stesso. Colui che racconta, che scende dal bancone e comunica direttamente al banco. Ivano è una figura rappresentativa; egli stesso è La Belle Alliance, che incarna e rappresenta qualcosa di unico nel suo genere.
Conclusioni
Tra le chiacchierate più memorabili nella mia carriera di beer blogger, devo annoverare quella al bancone di La Belle Alliance, ascoltando Ivano. È stato davvero piacevole, e cercare di trasmettere l’essenza di questo luogo attraverso questo articolo è stata una vera scommessa per me.
Come ho accennato all’inizio, La Belle Alliance non è solamente un posto dove bere, ma rappresenta un vero e proprio concetto. Credo che locali come questo meriterebbero una categoria tutta loro, anche se è raro trovarli.
Seguo La Belle Alliance fin dai miei primi tempi di lavoro da publican, ed è sempre stato il punto di riferimento a Milano per la birra artigianale, con Ivano Falzone, una figura che o si ama o si odia. Ma per chi ama la birra, quella buona, tutto diventa più semplice.
Un altro aspetto curioso del locale è la presenza di targhe in alluminio sul banco, con i nomi dei clienti, proprio come quelle che si trovano sui banchi nelle chiese. Questi posti al bancone sono quasi di proprietà dei nomi incisi sulle targhe, o sono semplici riconoscimenti. Questo progetto è nato da una campagna di crowdfunding durante la ristrutturazione del locale, dove molti fedeli hanno contribuito in cambio di una targa di riconoscimento, sulla spina o sul banco, come un modo per restituire qualcosa al locale, frutto degli anni di lavoro svolto.
La Belle Alliance è un ecosistema, così definisco questo luogo. So che molti di voi lo conoscono bene e ci sono stati almeno una volta. Se anche tu rientri tra questi, raccontami la tua esperienza nei commenti qui sotto!
Alla nostra! E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!
Francesco
