Dove siamo oggi? Beh, nella città del vino per eccellenza, e siamo anche in Veneto, una terra che personalmente ho molto a cuore.
Proprio nella zona delle bollicine, oggi scopriamo un luogo che si è fatto spazio come punto di riferimento per la birra artigianale a Treviso: il Drop Street Pub. Un locale con dei retroscena piuttosto irriverenti, legati a una storia che ho già raccontato su questo blog.
Bene, entriamo nel dettaglio di questo locale underground e della storia di Martino Guarelli, un frontman con una palestra da pub davvero interessante.
Forza, continua a leggere.
Di cosa parliamo in questo articolo?
Drop Treviso
Un locale che nasce come punto di riferimento per la birra artigianale a Treviso, una città nota per il vino, ma che ora abbatte le distanze e i muri tra due mondi. L’idea alla base del Drop è quella di un’osteria trasformata in pub, un format che mancava a Treviso: birra e cicchetti. Qui si beve e si stuzzica, si beve in modo diverso e si rispetta la tradizione del cicchetto, modernizzando l’idea di pub con un’impronta nuova.
È un locale underground che segue le tendenze e si inserisce perfettamente in un contesto come quello trevigiano. Al timone di questa realtà c’è Martino, gestore e publican storico, che ha preso le redini di un vecchio locale e lo ha trasformato completamente, introducendo le birre del Birrificio Trevigiano. Il Drop è diventato un punto di ritrovo per gli appassionati di birra della zona, dove si inizia con l’aperitivo e si prosegue fino al dopocena.
Qual è la forza del Drop? La ricerca del prodotto è fondamentale, certo, ma ciò che lo rende unico è la convivialità. Qui puoi venire da solo, e nonostante il nord sia spesso visto come una terra più “chiusa”, al Drop finisci sempre per conoscere qualcuno o qualcosa.
Il Drop è un contenitore di progetti interni, supportati dal Birrificio Trevigiano, e non mancano mai le emozioni. Lo chiamiamo street pub perché entri con l’idea di farti una birra al volo, ma spesso esci dopo averne bevute quattro, con diversi cicchetti, e soprattutto in compagnia.
È un punto di incontro sociale: al Drop le emozioni sono simili per tutti, non ci sono posti a sedere fissi, solo tavoli alti e sedute miste all’esterno. Il nome Drop? Nel rugby, il drop è un tipo di calcio, e con la passione per la birra e il rugby dei soci del Birrificio Trevigiano (ex rugbisti), il nome è nato quasi naturalmente e rappresenta anche una goccia, qualcosa di piccolo ma gestibile, con circa 10 metri di spazio tra banco e zona birre, e in questo caso, la “botte piccola” contiene davvero la birra buona.
Un posto diverso, di cui Treviso aveva bisogno: un mood inclusivo, dove nessuno ti giudica, perché con una birra in mano siamo tutti uguali. In una via piena di locali, il Drop è l’unico specializzato in birra artigianale.
Le birre di Drop
Il locale ha 9 birre alla spina, di cui una a pompa. Sei di queste sono dedicate al Birrificio Trevigiano e una al progetto Drop Shot, quest’ultima sempre in one shot creata sotto la supervisione di Martino dal Birrificio Trevigiano. La cosa più entusiasmante è che qui Martino ha la possibilità di decidere cosa creare, rendendo questo progetto del Birrificio Trevigiano un’esclusiva unica. Non mancano, inoltre, le birre della linea Enigma, che rappresentano un grido di rivoluzione.
Le altre birre sono frutto della ricerca personale, che varia a seconda della stagione e della sperimentazione, spaziando con birre provenienti da tutto il mondo. La forza del Drop è proprio questa: offre una vasta gamma di birre diverse, aiutando i clienti a capire cosa può essere davvero la birra.
Un dettaglio molto significativo è la presenza costante di una birra acida alla spina, scelta per rispondere alle richieste di quei clienti che cercano solo questo tipo di birra. In una zona dove il vino è dominante, la birra acida si inserisce perfettamente, ed è un altro esempio di come il Drop sappia distinguersi.
Per quanto riguarda le bottiglie e le lattine, il locale offre poche referenze, ma molto particolari. Ci sono birre “strane” pronte per essere condivise, come Imperial Stout e acide strutturate, pensate per un’esperienza di bevuta davvero unica.
A livello food, il cavallo di battaglia è il panino con porchetta trevigiana non speziata, personalizzata con una senape alla birra ambrata che le conferisce una spinta in più, perfetta da gustare insieme alla birra.
Per quanto riguarda i cicchetti, il Drop propone diverse tipologie, sempre varie e con una costante ricerca di nuovi sapori. Il vantaggio qui è che il cicchetto si abbina perfettamente alla birra, offrendo un accompagnamento gustoso e variegato, con mini piatti sempre nuovi da abbinare alla bevuta.
Qui la protagonista è la birra: tutto il resto è contorno, e questo è evidente anche dal concept del locale, uno street pub, un pub di strada dove ci si va in maniera casual per stare bene che diventa luogo di aggregazione per i tutti.
Treviso è una comunità, e il Drop è diventato un punto di riferimento. Spesso non serve nemmeno organizzarsi tra amici: ci si ritrova direttamente lì, al Drop.
Conclusioni
Beh, abbiamo ben capito che il Drop è un progetto del Birrificio Trevigiano, ma non è il classico “pub del birrificio” nato solo per vendere le proprie birre. Il Drop ha una sua identità autentica e distintiva nel panorama dei pub.
Si potrebbe anche definire come l’evoluzione di una Tap Room, ma con un approccio molto più ampio, strizzando l’occhio a tutto il panorama birraio.
Quando entro in un locale, ormai ho un occhio allenato che coglie anche ciò che non è subito evidente, un po’ un difetto professionale di chi fa questo mestiere. E al Drop ho visto tutta la grinta che lo contraddistingue.
Il suo punto di forza principale è Martino: una figura carismatica e di riferimento, che grazie alla sua lunga esperienza come collaboratore, oggi guida con sicurezza e passione questo progetto, essendone il cuore pulsante.
Per una birra in un posto dove è difficile sentirsi soli e dove vivere una vera esperienza da pub, il Drop Treviso è un locale da segnare a tutti i costi lo trovi in Borgo Mazzini 39. E se ci sei già stato, fammi sapere la tua nei commenti qui sotto, sarei molto curioso di conoscere la tua esperienza!
Alla nostra! E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!
Francesco