Locanda Al Leone Enrico
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Francesco selicato

Locanda Al Leone, un punto fermo nella storia della birra italiana

La storia di oggi meriterebbe un blog a parte, tanto è piena di fascino e vissuto. Parliamo di un locale che è un pezzo di storia, una vera eredità da custodire. Quando alle spalle ci sono più di quarant’anni di birre spillate, sorrisi dietro il bancone e serate che hanno fatto epoca, diventa quasi un dovere raccontarla. E infatti lo faccio con orgoglio, perché poche realtà possono vantare un percorso così autentico come quello della Locanda Al Leone.

Tutto è iniziato con un messaggio WhatsApp di Enrico, oggi anima e volto del locale. Mi scriveva di un evento e senza pensarci troppo ho prenotato un volo. Più di ottocento chilometri, ma per certe storie vale la pena. È stato un po’ come tornare al pub di paese, solo che stavolta il viaggio aveva un sapore diverso, di curiosità e rispetto per chi, in quarant’anni, non ha mai smesso di credere nel suo sogno.

Prepariamoci, perché questa storia ha molto da raccontare e anche da insegnare. Nelle conclusioni svelo il vero motivo della mia visita alla Locanda Al Leone e tutte le riflessioni che mi sono portato a casa da questa esperienza.

Di cosa parliamo in questo articolo?

Locanda Al Leone

Siamo a Romano d’Ezzelino, ai piedi del Monte Grappa, dove tra una birra e l’altra ti capita davvero di vedere i parapendii planare giù dal cielo. È qui che da oltre quarant’anni vive e respira un pezzo di storia della birra italiana, la Locanda Al Leone. Aperta nel gennaio del 1982 da Alberto Carlesso e, poco dopo, affiancata da sua moglie Carmen Dissegna, questa Locanda è diventata nel tempo un punto di riferimento per gli appassionati e una vera istituzione nel panorama birrario nazionale.

La Locanda Al Leone è stata la prima birreria Augustiner in Italia, un primato che racconta la lungimiranza di chi, in quegli anni, aveva già intuito la forza della cultura birraria tedesca quando in pochi ne parlavano davvero. Nei primi anni Novanta era già tra le prime 30 birrerie riconosciute in tutto il Paese, e i principali magazine birrari dell’epoca la citavano come esempio di qualità e continuità, in un periodo in cui stava nascendo il movimento della birra artigianale italiana.

Locanda Al Leone -Bancone

Ma il vero record arriva alla fine di quel decennio, quando la Locanda Al Leone tocca un traguardo incredibile: un milione di litri di birra venduti. Oggi quel numero è aumentato, segno che la passione e la dedizione non si sono mai spente. Per Enrico Leone, figlio di Alberto e Carmen, il locale non è solo un lavoro, è casa. “Sono nato qui dentro” racconta, “ma ufficialmente sono entrato come co-titolare nel 2007 insieme a mia madre”.

Poi sono arrivati anni difficili. La pandemia ha messo tutti alla prova, ma per Enrico le sfide sono state ancora più pesanti. Nel settembre 2021 ha perso suo padre, e pochi mesi dopo, nel gennaio 2022, sua madre Carmen è stata colpita da un ictus. “È stato un periodo di grande confusione” racconta, “ma mi sono rimboccato le maniche e ho continuato a portare avanti la Locanda con tutto l’amore possibile”.

Locanda Al Leone -Esterno

Oggi Enrico porta avanti la Locanda Al Leone con lo stesso spirito con cui è nata. La sua missione è chiara, far respirare a chi entra quella passione che lo accompagna da quando era bambino e continuare a offrire il meglio, sempre. Ogni dettaglio del locale è curato personalmente, dal menu pensato per equilibrio e qualità, fino alla carta delle birre che racconta molto di più di un semplice elenco. Otto birre alla spina, di cui sei fisse e due stagionali, e una selezione di bottiglie ricercate, scelte con la stessa attenzione con cui un collezionista custodisce i propri pezzi rari.

Alla Locanda Al Leone non si viene solo per bere una birra, ma per vivere un’esperienza. Tra hamburger succosi, club sandwich curati e sorrisi autentici, il tempo sembra fermarsi. “Mi rende felice vedere la gente felice” racconta Enrico, e da come lo dice capisci che non è una frase fatta ma un modo di vivere il locale ogni giorno.

E poi c’è la gratitudine, quella vera, per chi ha condiviso questo lungo viaggio. “Un grazie speciale va a tutti i collaboratori che da oltre 40 anni hanno lavorato con noi. Senza di loro, la Locanda non sarebbe quella che è oggi”.

La Locanda Al Leone è un’eredità che si rinnova ogni giorno, una passione che non conosce pausa e un simbolo di autenticità che continua a brillare ai piedi del Monte Grappa.

Conclusioni

Ammetto che ho impiegato un po’ di tempo per scrivere questo articolo dopo la mia visita, ma avevo bisogno di far decantare le emozioni. La Locanda Al Leone entra di diritto tra i locali consigliati e suggeriti dai Temerari della Birra, quelli dove si respira passione vera e la determinazione di chi ama il proprio lavoro.

Ho conosciuto Enrico qualche anno fa durante uno degli eventi birrari più importanti d’Italia, il Beer & Food Attraction. Mi fu presentato e capii subito di avere davanti una persona che aveva tanto da raccontare. È bastato poco per entrare in sintonia e da allora restiamo spesso in contatto. Mi scrive per aggiornarmi sugli eventi che organizza, e ogni volta ricevere un suo messaggio mi fa piacere, perché capisci che sei entrato nella sua cerchia ristretta, quella dei “fedelissimi”. Solo che, a differenza loro, io disto più di 800 chilometri, ma stavolta quel messaggio non era come gli altri e ho deciso che dovevo esserci.

La Locanda Al Leone oggi è come la piazza di un paese. È sempre lì, fedele, presente, pronta ad accoglierti. Lo si percepisce appena varchi la soglia, nell’aria che si respira, nei volti dei clienti abituali, nei gesti del personale. Certe cose le senti a pelle, soprattutto se hai passato anni dietro a un bancone come me.

Mantenere un legame così forte per oltre quarant’anni è un’impresa rara, soprattutto in un’epoca in cui i locali nascono e muoiono nel giro di una stagione. La Locanda Al Leone è lì, solida, come un punto di riferimento per la comunità. È un’eredità viva, che si rinnova ogni giorno grazie a chi ci lavora e a chi la frequenta con affetto.

Sono sicuro che se hai letto tutto l’articolo e conosci questo locale, avrai sentito anche tu le stesse emozioni che ho provato io. E se ti va, raccontami la tua esperienza qui sotto.

Prima o poi, si torna sempre al Leone.

E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!

Francesco

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FRANCESCO SELICATO

Beer Blogger per passione, amante della birra per vocazione. Sul mio blog racconto e trasformo qualsiasi birra nella migliore esperienza sensoriale possibile.

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