Ogni birra cela una storia, un racconto, delle origini. Questo si applica tanto ai grandi brand quanto ai birrifici più piccoli, e lo stesso vale per i Brew Firm. Proprio di questo parleremo in questo articolo: Birra Tranese, una Brew Firm la cui storia ha particolarmente catturato il mio interesse.
Parliamo di una passione distante nel tempo, di un’evoluzione, e di una mancata capacità di riconoscere che, se ben gestito, tutto può crescere – anche se a volte si preferisce non ammetterlo. È un po’ come un figlio che, agli occhi della mamma, anche in età adulta rimarrà sempre il suo bambino.
Birra Tranese incarna proprio questo concetto, e nei prossimi paragrafi esplorerò meglio questa realtà che, a mio avviso, rappresenta una promessa valida nel panorama brassicolo pugliese.
Pronti per questa nuova avventura? Iniziamo!
Di cosa parliamo in questo articolo?
La storia di Birra Tranese
Dietro la nascita di Birra Tranese si cela la figura di Giuseppe, un tecnico grafico e perito informatico nella vita di tutti i giorni. Dopo aver lavorato a numerosi progetti, Giuseppe decide di cimentarsi nella creazione di ricette per birre. Questo progetto, a lungo considerato il suo “bambino”, si radica in una passione che risale al 2005, durante i suoi soggiorni nei pub di Monaco, dove si è destata la sua curiosità per un tipo di birra diverso da quello disponibile in Italia. In quegli anni, la birra artigianale italiana era ancora agli albori, avvolta da un enorme punto interrogativo.
La passione e la ricerca lo portano a produrre birra in casa dopo un decennio, sperimentando con metodi non convenzionali, senza l’uso di malti preconfezionati e con piccoli impianti domestici. Questo approccio, a mio avviso, rivela una sorta di sana follia, tipica di chi inizia in grande con le proprie passioni. Dopo molti test, esperimenti e fallimenti, nasce Birra Tranese, e dopo cinque anni di sperimentazioni continue, Giuseppe, convinto delle sue ricette, lancia ufficialmente la produzione nel 2020.
Affidandosi a un birrificio locale affermato, inizia una produzione più strutturata. Questo passaggio, mosso sempre dalla passione, non viene ancora considerato un lavoro, sebbene la produzione annuale superi le seimila bottiglie.
Alla mia domanda su perché abbia scelto il nome “Birra Tranese”, Giuseppe risponde con chiarezza e un forte senso di appartenenza: Trani, la sua città natale, non aveva un proprio birrificio. Ispirato dalla sua esperienza in Europa, dove molti paesi vantano birre locali, decide di dedicare il suo progetto alla città di Trani. Da qui nasce Birra Tranese, quasi come una dedica alla città. Le etichette delle birre testimoniano questo legame con Trani. Attualmente, la produzione comprende tre diverse bottiglie e Giuseppe anticipa altre novità in arrivo a breve.
Le birre di Birra Tranese
La selezione degli stili di Birra Tranese testimonia come la passione sia il motore principale di questo progetto. Ho avuto il piacere di assaggiare diverse loro creazioni, pensate per chi è desideroso di esplorare oltre gli stili già noti. La prima a fare il suo debutto è stata Darsena, una Belgian Ale, introdotta per sondare le preferenze della clientela.
Poco dopo è arrivata Fortino, una birra ambrata con schiuma color nocciola, ispirata alle British Strong Ale. Presenta un colore ambrato-rossastro e una schiuma fine e persistente, caratteristica distintiva di questa varietà.
La terza creazione, Colonna, è nata dalla collaborazione con il Birrificio Ratto Matto, attuale sede del Brew Firm di Birra Tranese. Colonna è una grisette, un ibrido tra blanche e gouze, che invita a un secondo sorso grazie al suo retrogusto citrico e leggermente amarognolo.
Particolarmente interessante è anche il set natalizio, ideale come regalo sotto l’albero. Questo pacchetto comprende le tre birre, un bicchiere personalizzato e un panettone artigianale preparato con la birra Fortino, arricchito da glassa alla Fortino e uvetta macerata nella medesima birra. Un regalo perfetto per le festività.
Un altro aspetto affascinante sono le etichette delle birre, concepite anche come elementi collezionabili, resi unici da varie edizioni limitate e speciali, dedicate ai diversi periodi dell’anno e alle stagionalità.
Birra Tranese è molto richiesta, sia localmente che al di fuori della zona, in quanto incarna lo spirito della città di Trani, rispondendo a un bisogno espresso dalla comunità per una birra che rappresenti la loro città.
- Editore: Kellermann Editore
- Autore: Francesco Selicato , Roberto Da Re Giustiniani
- Collana: I quaderni
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2022
Conclusioni
La storia di Giuseppe e di Birra Tranese è ricca di insegnamenti, come ho potuto constatare dal nostro incontro. Alla fine della nostra conversazione, non ho potuto fare a meno di chiedergli perché non abbia ancora deciso di diventare un birraio a tempo pieno.
Giuseppe, infatti, continua a lavorare come tecnico grafico, considerando la produzione di birra più un hobby appassionato che un mestiere. Nonostante la crescente domanda dalle zone limitrofe e da altre parti d’Italia, mantiene lo spirito genuino di chi produce birra in casa con gli amici.
Ecco dove si inserisce la metafora del bambino agli occhi di una madre, poiché sono le stesse parole usate da Giuseppe. Sono convinto che senza questo spirito, Birra Tranese non sarebbe arrivata dove è oggi. Il passaggio da “bambino” a “adulto”, per rimanere in metafora, sembra solo una questione di tempo, in quanto è il mercato a fornire le risposte certe sulla qualità delle birre.
Questa storia, bella e affascinante, può insegnare molto a chi è ancora indeciso o teme di non farcela. In fondo, il segreto risiede sempre nella passione: il tempo farà il suo corso.
Se non hai ancora avuto modo di conoscere questa realtà, ti consiglio di dare un’occhiata alle birre di Birra Tranese. E, se dovessi provarle, potresti condividere la tua esperienza nel gruppo dei Temerari della Birra!
Alla nostra! E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente.
Francesco