Se ami la birra belga, forse hai già sentito parlare della Kwak e del suo famoso bicchiere del cocchiere, un oggetto tanto iconico quanto singolare che, e qui parlo per esperienza vissuta, quando lo si vede in qualsiasi pub passare tra i tavoli, non puoi fare a meno di ordinare la stessa birra per vivere quell’esperienza.
Questo bicchiere dalla forma allungata, dotato di un supporto in legno, non è solo un vezzo estetico, ma racchiude una storia affascinante che ci riporta indietro nel tempo all’epoca dei cocchieri e delle carrozze. Oggi scopriremo insieme la storia del bicchiere del cocchiere, come è stato ideato e perché è diventato un simbolo della birra Kwak, rendendo ogni sorso un’esperienza unica.
Non è finita: nelle conclusioni finali ti dirò la mia su questo bicchiere del cocchiere, e sarò molto sincero e schietto, quindi leggi fino alla fine!
Di cosa parliamo in questo articolo?
Le origini del bicchiere del cocchiere
Il bicchiere del cocchiere, noto anche come “bicchiere Kwak,” deve la sua origine a Pauwel Kwak, un birraio belga che nel XVIII secolo gestiva una taverna. A quei tempi, i cocchieri erano figure indispensabili per il trasporto delle persone, ma avevano un piccolo problema: non potevano bere birra nelle locande poiché dovevano rimanere vicini alle carrozze e ai cavalli, in attesa dei passeggeri. Inoltre, non potevano appoggiare alcun bicchiere nella carrozza perché al minimo movimento sarebbe caduto tutto.
Pauwel Kwak, ingegnoso e determinato a offrire ai cocchieri un’esperienza di gusto senza che scendessero dal loro posto, ideò un bicchiere dal design unico, che poteva essere appeso al lato della carrozza. In questo modo, i cocchieri potevano sorseggiare la loro birra Kwak senza compromettere la loro posizione o abbandonare la carrozza.
- Altezza: 24,1 cm.
- Bordo superiore: 7,6 cm.
- Capacità: 0,3 litri.
- Supporto in legno incluso.
- Scatola di alta qualità.
Questo bicchiere, pensato per il cocchiere, divenne presto un simbolo della birra Kwak e un oggetto iconico nelle taverne belghe. Non era soltanto un bicchiere, ma una soluzione che rispondeva a una necessità. Oggi potremmo paragonarla a un’azione di marketing mirata per i cocchieri, il che fa davvero pensare tanto, calcolando che rimane tra i bicchieri da birra più popolari.
Il bicchiere del cocchiere è famoso inoltre per la sua forma allungata e curva, che ricorda una clessidra e si appoggia su un supporto in legno. Questa forma insolita non è stata scelta solo per questioni estetiche, il design aveva lo scopo di adattarsi alle esigenze dei cocchieri e di prevenire la fuoriuscita della birra anche durante il movimento della carrozza, come abbiamo già accennato.
Il supporto in legno è parte integrante del design, permettendo al bicchiere di restare in posizione verticale senza dover essere tenuto in mano. È facile capire come questo bicchiere fosse perfetto per i cocchieri che divenne un vero accessorio di servizio per bere una birra senza lasciare il proprio posto.
Pauwel Kwak e la sua birra
Dietro la storia del bicchiere del cocchiere c’è Pauwel Kwak, un birraio con una passione e ingegno notevoli. La birra Kwak, che oggi è riconosciuta tra le più famose birre belghe, è una Belgian Strong Ale di 8,4% dal sapore intenso e maltato, con una nota fruttata e un tocco di caramello.
- Bottiglia da 0,75l
- Tipologia: birra bottiglia
- Kwak birra cl.75 ctx6 birra bottiglia
- Prodotto di ottima qualita
Questo profilo aromatico, unito all’esperienza unica di sorseggiare la birra nel bicchiere del cocchiere, contribuì a rendere la Kwak popolare non solo in Belgio ma anche tra i visitatori stranieri che frequentavano le taverne belghe.
Conclusioni
Bene, siamo arrivati alla fine, e in questo articolo abbiamo davvero sviscerato tutto sul bicchiere del cocchiere. Un plauso all’ideatore, che ha letteralmente trainato verso il brand tanti curiosi che, ancora oggi, vedendo questo bicchiere nei pub, ordinano subito la Kwak.
Personalmente, anche io agli albori ho chiesto quella birra solo per il bicchiere. Ricordo che in alcuni pub si pagava una sorta di cauzione per avere il bicchiere, infatti è tra i più costosi sul mercato.
Ma veniamo al dunque: è davvero così esperienziale il bicchiere del cocchiere?
Beh, inevitabilmente sì. Ha un ruolo fondamentale nella psicologia di chi sta bevendo, perché innesca una curiosità molto alta, la sensazione di bere una birra in modo diverso. Questo l’ho testato anch’io dal profilo di publican e posso confermare che è un bicchiere trainante. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, stiamo bevendo una Belgian Strong Ale in un bicchiere che, passatemi il termine, un po’ “strozza” la bevuta.
Se vuoi capire meglio cosa intendo, procurati il bicchiere del cocchiere, due birre Kwak, e versa una delle due in un bicchiere belga classico con una bocca più larga. Prova il confronto tra le due degustazioni e noterai la differenza.
Io l’ho già fatto e ho voluto segnalare questo dettaglio, ma sta di fatto che il bicchiere del cocchiere rimane sempre un’esperienza unica, per via del fattore psicologico in primis.
Spero che da oggi, leggendo questo articolo, avrai più consapevolezza quando vedrai passare davanti a te il bicchiere del cocchiere. Se ti va, tienine anche uno a casa: personalmente ne ho tre, e mi diverto ogni tanto a condividere quest’esperienza con amici.
Fammi sapere qui sotto cosa ne pensi.
E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!
Francesco