I 10 comandamenti del bevitore di birra
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Francesco selicato

I 10 comandamenti del bevitore di birra

Ogni cultura ha le sue regole sacre e, nel mondo della birra, non potrebbe essere diverso. Se ti dicessi che esiste una tavoletta di pietra scolpita con i 10 comandamenti del bevitore di birra? Ok, forse ho esagerato, ma se ci pensi un attimo, quante volte hai trovato te stesso con una birra in mano al pub o in qualche locale e ti sei chiesto, “ci sono delle regole non scritte qui?”

Ebbene, l’hai indovinato! Ecco un vademecum ironico sui comandamenti da seguire quando sei di fronte a una bella pinta. Preparati a farti due risate… e forse anche due pinte. Oggi mi vesto da Mosè del malto e ti presento i 10 comandamenti del bevitore di birra!

Primo comandamento: Onorerai la birra sopra ogni cosa

Ascolta qui, bevitore! Quando stringi tra le mani un bicchiere di birra, non dimenticare mai che stai sorreggendo un dono sacro, una benedizione dell’umanità consegnataci da quei santi uomini, i mastri birrai. Eh già, non hai tra le mani un comune bicchiere pieno di birra, ma una reliquia storica, un testamento vivente di secoli di tradizione e perfezionamento.

Immaginati come Indiana Jones in cerca del Santo Graal, solo che il tuo Graal è pieno di birra! Perciò, in quest’istante ti chiedo di essere più cattolico del Papa, onorando ogni goccia di birra con la massima riverenza. Alza il bicchiere, fai un inchino e preparati a gustare un autentico miracolo della fermentazione!

Secondo comandamento: Non pronuncerai il nome della birra invano

Ecco qualcosa che farà riflettere: ogni birra che ti ritrovi a sorseggiare, sia una leggera Lager, una profonda Stout, o una audace IPA, non merita mai l’indignità di essere chiamata genericamente “birra”. Come osi, oh blasfemo! Saresti forse disposto a rispondere a un semplice “essere umano”, senza il rispetto dovuto al tuo vero nome?

Ecco, pensaci: ogni birra non è mai “solo birra”. Ha un nome, un carattere, uno stile tutto suo, e come un cavaliere medievale di fronte alla sua dama, devi rispettare e onorare ciò che hai nel calice. Perciò non dimenticare mai di pronunciare con la dovuta riverenza il nome della tua birra. Così, ogni sorso sarà un omaggio alla sua identità e un’esperienza degna di essere vissuta.

Terzo comandamento: Ricordati di santificare le feste… con la birra

Concordo con te, su questo punto non c’è discussione. Feste, compleanni, raduni di amici, riunioni di condominio, ogni occasione è buona per celebrare con una buona birra! Dopotutto, non è forse scritto da qualche parte che Gesù ha trasformato l’acqua in vino? Chissà, forse era un birraio sotto copertura e invece di vino, ha davvero trasformato l’acqua in una birra fresca e schiumosa.

Ovviamente, non possiamo mettere la mano sul fuoco su questo, ma a noi amanti della birra, ci piace molto questa interpretazione dei fatti. Quindi, la prossima volta che festeggerai qualcosa, ricorda di alzare il tuo calice (o boccale, o pinta, o qualsiasi cosa tu abbia) e di rendere omaggio alla birra, il vero nettare degli dei!

Quarto comandamento: Onorerai il tuo publican

Immagina di entrare nel tuo tempio del luppolo e, sul trono d’oro, siede l’arcangelo del birraio, l’artefice della tua felicità birrosa – il publican. È lui che guida le tue avventure di birra, lui che spilla con destrezza il tuo nettare dorato, il depositario dei segreti della buona birra. Quindi il publican è da trattare con nient’altro che il massimo rispetto e devozione.

Non sto dicendo che dovresti entrare in un pub facendo l’inchino o portare in dono al publican il tuo primo figlio. Ma, per l’amor di Dio, onora sempre quella figura che ti serve la tua birra preferita e il luogo magico che ti permette di goderti momenti indimenticabili con una pinta in mano. Tratta il tuo publican come un re, perché in quel regno dorato che chiamiamo pub, lui è il sovrano.

Quinto comandamento: Non sprecherai la birra

Sai, c’è un detto secondo il quale ogni volta che una goccia di birra viene sprecata, un angelo perde le ali e un mastro birraio si lascia andare a un pianto disperato. Il malto e il luppolo non si coltivano sui alberi, eh! Non sprecare neanche una singola goccia. Ogni volta che ordini una birra, considerala come una missione: nessun soldato deve rimanere indietro! Bevi fino all’ultimo sorso.

E, per amor del cielo, non commettere il peccato mortale di lasciare un bicchiere di birra a metà. È come lasciare una pizza a metà: una blasfemia inconfondibile e un insulto all’arte culinaria. Non dimenticare mai che quando entri in un pub, entri in un monastero sacro per noi beoni. Quindi, rispetta le sue leggi sacre e finisci ogni goccia di birra nel tuo bicchiere. Ricorda, è una sorta di penitenza e rispetto che devi al tuo ambiente sacro: il pub.

Sesto comandamento: Non commetterai birracidio

“Birracidio” non è solo un termine che ho inventato mentre ero ubriaco, no signore. È un crimine reale nel mondo della birra, quasi come mettere ketchup sulla pizza per un italiano. Birracidio significa rendere la tua birra irriconoscibile attraverso una serie di azioni blasfeme: che tu la stia servendo così calda da farci un bagno o mescolandola con altre bevande come se fosse un cocktail da discoteca, stai uccidendo la tua birra, amico mio.

E se per un attimo ti passa per la testa l’idea di metterla nel freezer, beh, è come se stessi mettendo le tue ciabatte nel forno: non è il posto giusto! Ricorda sempre di trattare la tua birra con rispetto, come un fragile uovo Fabergé o un neonato, a seconda di quello che ti causa più ansia. Renditi conto che non stai semplicemente tenendo una bevanda, ma una gemma preziosa creata con passione, competenza e tradizione. Indossa i tuoi guanti immaginari e manipola con cura, perché nessuna birra merita di morire giovane.

Settimo comandamento: Non ruberai la birra altrui

Ora, questo dovrebbe essere abbastanza scontato, ma chi di noi non ha mai ceduto alla tentazione? La birra di un amico è sacra, un po’ come il suo spazzolino da denti o il suo diario segreto. Se la tua saliva si agita per un assaggio, non fare il ninja della birra e agire alle sue spalle, chiedi sempre il permesso. Non si sa mai, potrebbe essere disposto a condividere.

E attenzione a non far girare la testa all’amico e poi svuotare il suo bicchiere. Ok, so che è difficile resistere e il fegato ha una mente tutta sua! Ma tieni presente che stai compiendo un vero e proprio sacrilegio, non solo verso la birra, ma anche verso l’amico in questione. Ricorda, la birra è sacra, ma l’amicizia è ancora più preziosa. Non commettere il peccato di birra-adulterio!

Ottavo comandamento: Non dirai falso testimonio sul conto della birra

Tutti sappiamo quanto sia divertente spargere pettegolezzi birrai, ma aspetta un attimo! Prima di diventare il prossimo Menestrello della Maltata, assicurati di avere le tue storie dritte. Non c’è niente di peggio di una leggenda metropolitana che si diffonde come un virus nel mondo della birra, rovinando la reputazione di un onesto boccale di luppolo.

La birra merita la verità, nulla meno della verità, quindi aiuta la birra, Dio del cielo! Se non sei sicuro di una storia o di un fatto, preferisci stare zitto piuttosto che diventare un propagatore di bufale birrarie. La prossima volta che non sai cosa dire, e ti trovi in una di quelle situazioni imbarazzanti in cui la gente ti guarda aspettando che tu dica qualcosa, ordina un’altra birra. Almeno sarai troppo impegnato a bere per sparare cazzate sulla birra!

Nono comandamento: Non desiderare la birra altrui

E lì sei tu, al pub, a bavare sulla birra del tuo compagno di banco. Certo, si sa, l’erba del vicino è sempre più verde, e la sua stout sembra sempre più scura! Non c’è nulla di male nel desiderare la pinta altrui, ma ricorda, la gelosia è un brutto brutto goblin verde. Sarebbe più saggio spendere quel tempo a goderti la tua birra.

Perché, vedi, nel regno della birra, c’è un fenomeno molto curioso: tendiamo a glorificare la birra altrui, senza dare il dovuto valore a quella schiumante bellezza dorata che abbiamo nel nostro bicchiere. Allora, la prossima volta che ti ritrovi a desiderare la birra del tuo vicino, fermati un momento, guarda la tua pinta e apprezzala per quello che è: la birra perfetta per te. Ricorda, l’erba potrebbe sembrare più verde, ma non c’è birra come la propria!

Decimo comandamento: Non convertirai i non beventi con la forza

E, per finire questi 10 comandamenti del bevitore di birra, prendi un respiro profondo e ricorda: non tutti hanno il tuo infallibile gusto per la birra. Rispetta le scelte altrui, e non trasformarti in un missionario del maltato cercando di convertire i teetotaler con la forza. La birra, dopo tutto, è un amore che si deve scoprire con il proprio tempo (e con il proprio fegato).

Lo capisco, quando vedi persone attorno a te che non ordinano birra, ti senti come un lupo in mezzo a un branco di pecore, inferocito e incredulo. In questi momenti, ti prego, mantieni la tua calma e, se proprio senti l’impellente bisogno di dire qualcosa, magari ricorda loro, con un ghigno, che l’acqua non sarà mai sicura quanto l’acqua… che c’è nella birra. In ogni caso, mantieni la calma, e la pinta alta!

Conclusioni

Eccoti, amante del nettare dorato, al culmine del nostro viaggio tragicomico attraverso i 10 Comandamenti del bevitore di birra. Non spaventarti, anche se sono marinati in ironia, potrebbe esserci un seme di saggezza sotto quella schiuma.

Queste perle luppolate vengono direttamente dalle mie avventure nei pub. Potrei aver raggiunto la santità del Santo Boccale… se solo non avessi dimenticato i miracoli il giorno dopo.

Così, come un Mosè “dell’Hoppy Hour”, ho raccolto questi 10 comandamenti del bevitore di birra. Non per mettere paura, ma per illuminare il tuo percorso verso la prossima birra con un sorriso.

Ricorda, la birra è un’emozione, un modo per connetterci, un invito a godersi la vita. Quindi, alza il tuo boccale e abbraccia il gusto di una buona birra.

Adesso sono curioso di sapere, quale di questi comandamenti ti ha letteralmente colpito e strappato un sorriso in più? Fammelo sapere nei commenti.

Alla nostra 🍺

E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!

Francesco

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FRANCESCO SELICATO

Beer Blogger per passione, amante della birra per vocazione. Sul mio blog racconto e trasformo qualsiasi birra nella migliore esperienza sensoriale possibile.

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