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Francesco selicato

È sempre colpa della birra: 5 momenti indimenticabili

Se dovessi prendere una monetina per ogni volta che ho sentito la frase “Eh sì, è sempre colpa della birra!” nella mia gloriosa carriera di publican, beh, avrei abbastanza soldi per… comprarmi una birra. Forse due.

Da ormai troppo tempo, l’idea di un articolo come questo fermenta nella mia mente. Diventare un beer blogger dopo aver trascorso una vita a spillare birre e a sventare crisi esistenziali di clienti appassionati, mi dà quel tocco in più, quella schiuma sulla pinta.

E allora eccomi qui, a rimbalzare tra i ricordi, selezionando 5 dei momenti più epici in cui la famigerata frase “è sempre colpa della birra” ha fatto da protagonista. O almeno, ha fatto da alibi.

Quella bevanda che ci fa diventare poeti, filosofi e occasionalmente… goffi ballerini. Chi di noi, in uno slancio di sincerità, non ha mai incolpato la birra per qualche buffa disavventura?

Scommetto che se, come me, ti piace frequentare pub e birrerie, ti sarai ritrovato più di una volta, magari circondato da amici con espressioni perplesse, a tirare in ballo la nostra benamata birra come giustificazione delle tue gesta eroiche (o forse solo imbarazzanti).

Pronti per un’avventura divertente?

1. L’incontro inaspettato

Hai mai avuto uno di quei momenti in cui hai raccolto tutto il tuo coraggio per confessare i tuoi sentimenti profondi e appassionati, solo per scoprire che stavi sussurrando dolcemente all’orecchio… del gemello del tuo amico? Grazie, birra! 

Va bene, con un paio di bicchieri in più, a volte le cose diventano un po’ nebbiose. Ma, ammettiamolo, ci vuole una certa dose di talento (o di alcol) per confondere così tanto da trattare un perfetto sconosciuto come il buon vecchio prete del tuo paese e iniziare a confessare i peccati più oscuri. Sai come si dice, “gli sconosciuti sono solo amici che non hai ancora imbarazzato”!

Ah, la magia della birra! Quel tonico miracoloso che trasforma il timido in un audace e l’audace in… beh, a volte in qualcosa di assolutamente impensabile. E nel momento in cui ti rendi conto dell’errore epico, con le guance che bruciano come una birra ambrata al tramonto, c’è solo una cosa da dire: “Eh sì, è sempre colpa della birra!”

2. I momenti nostalgici

La nostalgia: quella sirena seducente che, con l’aiuto di qualche bicchiere di birra, ti trasporta su una “macchina del tempo liquida”.

Ti ritrovi nel bel mezzo di una serata, cantando a squarciagola le hit della tua adolescenza, con la stessa passione e stonatura di allora. E, come un film in rewind, le immagini dei tuoi anni spensierati scorrono nella tua mente, rendendo quel viaggio nel tempo molto più vivido di qualsiasi sessione di ipnosi regressiva!

Eppure, nonostante le risate, le lodi (o magari le occhiate disperate) di chi ti sta attorno, o il leggero imbarazzo mattutino nel realizzare che hai raccontato in dettaglio il tuo primo bacio sotto la pioggia a dei perfetti sconosciuti, una cosa è certa: non ti serve Sherlock Holmes per individuare il colpevole. Oh no, perché profondo nel tuo cuore (e nel tuo fegato), sai che “è sempre colpa della birra!”

3. L’amnesia momentanea

Conosci quella sensazione? Stai esponendo un’argomentazione brillante, appassionata, avvincente, e improvvisamente… blackout. È come se la tua mente avesse improvvisamente deciso di andare in pausa pranzo.

Lì sei tu, bloccato sotto i riflettori, con quegli occhi inquisitori di amici, familiari o sconosciuti che ti scrutano in attesa che tu pronunci la parola successiva. Ed è in quel momento di tensione palpabile che vorresti poter invocare un teletrasporto per sparire.

Mi è capitato di osservare questa tragicomica performance innumerevoli volte. Ti senti come se fossi in un reality show non voluto, con telecamere invisibili che ti puntano addosso. Ma hey, ho un trucco infallibile per te: in pieno stile da protagonista, chiedi con nonchalance un’altro giro di birra.

E mentre l’intera sala trattiene il respiro, aspettando che tu ricomponga il puzzle mentale, c’è quel sottile, ironico monito che echeggia nella tua mente: “Ah, maledetta birra! Ecco, è sempre colpa sua!”

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4. Il publican diventa psicologo

Chi avrebbe mai detto che tra le luci soffuse di un pub e le bottiglie allineate dietro al bancone, avresti trovato la tua “terapia” preferita? Eppure, è lì, tra una pinta e l’altra, che ti ritrovi a confidare i tuoi segreti più nascosti al publican, che con il suo magico spillatore sembra avere il potere di pescare risposte profonde a ogni tuo dubbio.

Forse è l’atmosfera intima del locale, o quella sensazione di familiarità con il publican. O magari è solo la birra che, bicchiere dopo bicchiere, ti sussurra all’orecchio che il pub potrebbe essere il tuo analista di fiducia.

Sì, proprio così. Ad un certo punto, la musica del jukebox sembra lontana e tutto diventa una seduta di psicoterapia improvvisata.

Una volta fuori, con i pensieri un po’ più chiari e il portafoglio sensibilmente più leggero, ti coglie un sorriso ironico e pensi: “Davvero, è sempre e indiscutibilmente colpa della birra!”

5. Telefonata all’ex per colpa della birra

Ah, sai, esiste un tema che punge e scotta, proprio come quando, in un raptus masochista, ti ritrovi a esplorare con la lingua quel dente che diventa un fuoco d’artificio ogni volta che lo tocchi.

E proprio quando credi di aver superato ogni limite di auto-umiliazione, entra in scena il temuto duo: birra e messaggi all’ex. Come un protagonista sgradito di una sitcom dai risvolti imbarazzanti. Oh, quelle memorabili serate al bancone del pub, dove tra una birra e l’altra ti assale un dubbio esistenziale: “Chiamare l’ex alle 3 del mattino, sarà mica un’illuminazione?”

Ovviamente, soprattutto se stai per lanciarti in una discussione epica su quel peluche vinto alla fiera che, onestamente, nemmeno un cucciolo di cane riterrebbe degno di un morso.

Ma poi arriva il mattino, quando, con occhi gonfi e cuore pesante, scorri l’elenco delle chiamate e messaggi, già componendo mentalmente il messaggio di scuse (quante volte ci siamo passati?). E lì, in quel momento di lucidità, ti rendi conto che, sì, “la birra… quella birra birichina, ci ha messo lo zampino di nuovo!”

Offerta
Il quaderno della birra
  • Editore: Kellermann Editore
  • Autore: Francesco Selicato , Roberto Da Re Giustiniani
  • Collana: I quaderni
  • Formato: Libro in brossura
  • Anno: 2022

Conclusioni

Bere responsabilmente è la regola d’oro, ma ciò non ci impedisce di ridere delle situazioni buffe in cui ci troviamo. La birra ci ha regalato tanti momenti indimenticabili e, anche se talvolta ci fa esclamare “Ma cosa mi è saltato in mente?”, sappiamo che dietro ogni aneddoto esilarante c’è un pizzico di follia e, naturalmente, qualche bicchiere di birra.

Amo condividere questi piccoli aneddoti, quei momenti di quotidianità che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo vissuto. La birra ha il potere di unire le persone; e non preoccuparti, al “giudizio universale” nessuno ti punirà per aver riso di quel momento imbarazzante descritto in questo articolo.

Dopo aver letto queste storie, sono sicuro che ti sentirai meno solo nelle tue escursioni birraiole. Tuttavia, ricorda sempre il mantra: “Eh sì, è sempre colpa della birra!” Usa questa scusa con saggezza, potrebbe non essere sempre la giustificazione perfetta, e magari cerca di non invocarla quando ti trovi in situazioni… compromettenti!

Ora è il tuo turno: raccontami nei commenti le tue storie esilaranti legate al mondo della birra. Non vedo l’ora di leggere le tue avventure al pub!

Alla nostra!

Mi raccomando: bevi sempre consapevolmente.

Francesco

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FRANCESCO SELICATO

Beer Blogger per passione, amante della birra per vocazione. Sul mio blog racconto e trasformo qualsiasi birra nella migliore esperienza sensoriale possibile.

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