Questo fine settimana siamo stati a Firenze, dove anche quest’anno la magnifica città toscana ha ospitato la premiazione Birraio dell’Anno 2023. Fermento Birra, l’importante network brassicolo, ha scelto nuovamente il capoluogo toscano per eleggere il miglior birrificio dell’anno.
La cerimonia si è tenuta nella Tuscany Hall, ormai sede storica del premio, sulle sponde dell’Arno. Quest’anno si è celebrata la 15ª edizione.
Nelle assolate giornate del 20 e 21 gennaio, un centinaio di esperti italiani, selezionati per la loro esperienza, competenza e conoscenza del settore birrario, e scelti anche in base alla loro zona di residenza in proporzione al numero dei birrifici attivi, sono stati chiamati a esprimere i loro voti per l’evento Birraio dell’Anno 2023.
Dalla classifica di sabato, i primi 20 sono passati alla finale di domenica, nella quale hanno votato anche gli stessi birrifici, i primi 50 in classifica. Con questa doppia votazione, molto tecnica, sono stati scelti i vincitori. Il procedimento è stato simile anche per la nomina del Birraio Emergente.
La valutazione dei birrai ha tenuto conto di diversi fattori, come la costanza qualitativa mantenuta durante l’anno e la capacità di produrre tipologie di birra diverse, con la condizione che la sede del birrificio dovesse essere in Italia.
Il vincitore, proclamato domenica 22, è stato Enrico Ciani del birrificio dell’Eremo, situato nei pressi di Assisi, già terzo nell’edizione precedente. Il secondo posto è andato a Marco Valeriani di Alder di Seregno e il terzo a Giovanni Faenza di Ritual Lab di Formello.
Per il premio di Birraio Emergente 2023, i candidati dovevano rispettare criteri specifici, come aver prodotto le prime birre con birrifici nati o dotati di impianto nel biennio 2021/2022.
I finalisti di quest’anno erano:
- Birrificio Humus: Stefano Balestra
- Nama Brewing: Mattia Bonardi
- Zona Mosto: Aris di Marco
Il vincitore è stato Mattia Bonardi, con anni di esperienza al birrificio Lambrate, che nel 2022 ha inaugurato il suo birrificio a Treviglio, provincia di Bergamo, arricchito da una bellissima taproom.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare i finalisti in una “tripla” intervista.
Birraio dell’Anno 2023, intervista tripla
- Stefano Balestra, 30 anni, del birrificio Humus, ha iniziato a produrre birra nel 2015. Ama la Keller Pils e la prima birra prodotta è stata la Yosemite, una West Coast IPA. Il suo birrificio si trova ad Ancarano, in provincia di Teramo, ed è un birrificio agricolo che utilizza l’orzo dei propri terreni e l’acqua del Parco del Gran Sasso.
- Mattia Bonardi, 36 anni, di Nama Brewing, ha iniziato a occuparsi di birra nel 2008, con esperienze significative presso il birrificio Elav e il birrificio Lambrate. Predilige la Pilsner, ma apprezza anche il whisky.
- Aris Di Marco, 33 anni, di Zona Mosto, ha iniziato nel mondo brassicolo nel 2018, con esperienze importanti anche all’estero, come al Camden Town Brewery. Preferisce la English Pale Ale. Il suo birrificio si trova a Rho.
Ecco cosa ne è emerso:
Con quale sottofondo musicale preferisci bere la tua birra preferita?
- S.B. – Qualsiasi canzone dei Modena City Ramblers
- M.B. – Led Zeppelin
- A.d.M – Hip hop americano
Quale attrice/attore chiameresti per promuovere il tuo birrificio?
- S.B. – Sabrina Impacciatore
- M.B. – Joaquin Phoenix
- A.d.M – Bella domanda… ce ne sarebbero troppi.
Quanta birra dovresti bere per rivelare un segreto?
- S.B. – Pochissima, non reggo l’alcol
- M.B. – Molta, e la dovrò sorseggiare alternandola con il whiskey
- A.d.M – Almeno due litri e mezzo
Bionda, rossa o scura?
- S.B. – Bionda
- M.B. – Bionda o scura
- A.d.M – Bionda
Una birra che non berresti mai?
- S.B. – Imperial Past Stout
- M.B. – Alcuni stili specifici
- A.d.M – Lagunitas
Cosa ha di particolare il tuo birrificio rispetto agli altri?
- S.B. – I prodotti del territorio; il nostro è un birrificio agricolo
- M.B. – La taproom, luogo ideale per stare insieme, parlare, conoscersi e bere
- A.d.M – La conduzione familiare; qui c’è anche mia sorella
Se dovessi vincere, qual è il tuo discorso da Oscar?
- S.B. – Ringrazierei tutti coloro che hanno creduto in me, che hanno avuto fiducia in me
- M.B. – Ringrazierei tutti e auspicherei che il mondo della birra artigianale italiana sia più unito, perché la birra deve unire
- A.d.M – Ringraziamenti per tutti e per chi ha condiviso con me il mio sogno
Articolo di Daniele Liberti